giovedì 31 luglio 2008

CALENDARIO VENATORIO SARDEGNA

Al Comitato Regionale faunisticoAll’Assessore Regionale all’AmbienteAi Presidenti Regionali delle Associazioni Venatorie:FedercacciaLiberacacciaSardacacciaA.C.P.ANUUC.P.E. C.S.T. EnalcacciaU.C.S.
Agli Organi di stampa
Oggetto: Calendario venatorio 2008/2009.
Cari amici,in merito al calendario venatorio 2008/2009 si vuole precisare quanto segue:gli organi di stampa hanno riportato che per il calendario venatorio è stato raggiunto un accordo che soddisfa le parti: Assessorato e Associazioni Venatorie. Per quanto ci riguarda non siamo assolutamente d’accordo, e appresso vi diremo perché, ma prima è bene precisare che nel comitato regionale faunistico sono presenti solo tre Associazioni (Federcaccia, Liberacaccia e Sardacaccia), mentre le altre -ACP, Anuu, Arcicaccia, C.P.A. Sports, CPE, CST, Enalcaccia, Italcaccia, e UCS- forse altrettanto rappresentative, non possono farne parte, a causa della Legge Reg. n° 23 del 29/07/98. Più di una volta abbiamo cercato la concertazione, per dare un apporto serio alla stesura di un calendario venatorio che corrisponda alle reali esigenze dei cacciatori sardi, per il bene della caccia e della fauna. Mai è stato svolto uno studio legato ai vari territori per il mantenimento e la salvaguardia della fauna, come ad esempio per la pernice e la lepre, che in molte zone rischiano di scomparire, e di cui gli stessi cacciatori del posto sarebbero favorevoli a limitare la caccia o addirittura chiuderla per un anno o più, perché chi ama la caccia non pensa solo a sparare, ma pensa soprattutto alla salvaguardia delle specie.Nel sito ufficiale della Regione Sardegna è riportato che il Comitato regionale faunistico ha approvato all’unanimità il calendario venatorio 2008/2009. Riteniamo che questo sia un fatto grave, in particolar modo per le tre associazioni che ne fanno parte; ora dovrebbero spiegarlo ai cacciatori, soprattutto ai loro associati. Sempre sul sito della Regione sono riportate le parole dell’Assessore: “…In particolare - ha detto Morittu - si è convenuto di incrementare di tre giornate la possibilità di caccia al cinghiale, tenuto conto del notevole incremento della specie e dei danni che la sovrappopolazione sta determinando alle colture agrarie e, incidentalmente, alla circolazione stradale"Forse i tre colleghi presidenti delle associazioni venatorie sono convinti che la concessione delle tre giornate in più di caccia al cinghiale siano a vantaggio dei cacciatori sardi. Ebbene si sbagliano, badate che questa non è una concessione, infatti ancora una volta i cacciatori vengono usati a loro insaputa: non basta che ogni anno si faccia volontariato per la prevenzione degli incendi, non basta l’azione contro il bracconaggio, non basta essere usati per tabellare le varie oasi di protezione faunistica ecc, non basta che in molte zone della Sardegna i cacciatori provvedano a proprie spese al ripopolamento della pernice. Ora ci vorrebbero usare anche per abbattere i cinghiali in sovrannumero, per evitare che la Regione ne paghi i danni. Le tre Associazioni venatorie che “ci rappresentano” avrebbero dovuto riflettere prima di votare a favore di un calendario venatorio sempre più limitato, che ancora una volta ci tratta come figli di un dio minore. I cacciatori sarebbero anche disposti a venire incontro alla Regione Sardegna: capiamo che in alcune zone (non dappertutto) il cinghiale stia causando danni, ma non è possibile che ogni volta dobbiamo subire le ingiustizie e le penalizzazioni che gli altri cacciatori della penisola non hanno. Le tre associazioni avrebbero dovuto “barattare” le tre giornate, la troppa accondiscendenza ha determinato per i cacciatori sardi una emorragia inarrestabile; ogni anno ci portano via qualcosa e la responsabilità è di chi non è riuscito o non ha voluto salvaguardare i nostri interessi.Ci riesce difficile capire e accettare ancora perché solo in Sardegna la caccia apre la terza domenica di settembre (nella penisola il 1° Settembre); perché noi non possiamo usare la carabina (è stato provato che è meno pericolosa del calibro 12); perché noi abbiamo le due giornate fisse (i “continentali” ne hanno addirittura tre a scelta); perché solo in Sardegna alcune specie non sono cacciabili; perché solo qui esistono le mezze giornate ecc.Non siamo più disposti a collaborare con le istituzioni se non vengono prese seriamente in considerazione le nostre richieste. Diremo (e convinceremo) ai cacciatori di smetterla di fare volontariato:Basta con il servizio antincendio;Basta con il servizio di vigilanza;Basta con l’andare a tabellare le Oasi e le zone di protezione faunistica.Basta con l’andare a caccia per risolvere il problema della sovrappopolazione dei cinghiali.Se si vuole collaborazione chiediamo di essere ascoltati tutti, non solo le tre Associazioni che da anni stagnano nel comitato regionale faunistico, siamo sempre stati corretti e non vogliamo creare dissapori, ma ora è giunto il momento di dire BASTA! BASTA! BASTA! Siamo stanchi delle prese in giro, da parte di chiunque, addetti e non addetti ai lavori: i cacciatori sardi hanno diritto di essere tutelati e nessuno si può arrogare la potestà di scegliere per loro.Il prossimo anno ci saranno le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale: fin da oggi ci attiveremo per attuare forme di protesta che faranno discutere, come ad esempio il ritiro delle schede elettorali, che provvederemo a consegnare nelle mani dell’Assessore all’Ambiente.La regione Sardegna ha il calendario venatorio più restrittivo e più rigido d’Italia. Amici cacciatori, se vogliamo che qualcosa cambi dobbiamo lottare uniti contro i soprusi che ogni anno subiamo. Rivolgo un appello ai cacciatori, in particolar modo a chi è associato alle cosiddette “Associazioni riconosciute”: Vi invitiamo a spronare i vostri rappresentanti; quando si presentano a chiedervi il rinnovo della tessera associativa chiedete loro cosa stanno facendo per salvaguardare i vostri interessi da cacciatori, chiedete loro serietà e impegno per la nostra categoria.Un sincero saluto a Voi tutti. GRUPPO CACCIATORI SORSO IL PRESIDENTE:SECHI GIANLUCA

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao sono Marco Efisio Pisanu, il presidente regionale del C.p.A. Sports, mi fa piacere che abbiate pubblicato la nostra lettera. Ho letto che anche Voi siete abbastanza incazzati, se volete ci scambiamo i recapiti telefonici, cosi possiamo palarne. Questi sono i miei: abitazione 0783 91528
cell. 333 2717220
mail marco.pisanu@libero.it
Ciao a presto, un salutone a tutti
marco efisio pisanu

Anonimo ha detto...

Grazie Marco per la disponibilità .

Anonimo ha detto...
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