mercoledì 22 ottobre 2008

OGNUNO RECITI LA PROPRIA PARTE

La notizia ANSA relativa ad 11 sigle, tante sono le associazioni di agricoltori, cacciatori ed ambientalisti, che non vogliono “stravolgere” l’attuale legge quadro che regola l’attività venatoria, la 157/92, è molto grave, ma non inaspettata. Infatti, sono anni che la Federcaccia, l’Arcicaccia e la Italcaccia hanno abdicato il loro ruolo di associazioni venatorie e sono utilizzate dai loro vertici per tutelare esclusivamente le loro esigenze, quelle del partito di riferimento e di schieramento politico. Sono anni che vanno a braccetto con associazioni come il WWF, Lipu e Legambiente, associazioni che da sempre sono CONTRO la caccia ed i cacciatori. Non ci meraviglia, pertanto, che ora si coalizzino in uno schieramento, per cercare di sferrare un attacco contro le modifiche della 157 volute dai cacciatori, che le hanno sottoscritte in oltre 800.000. A questi signori non interessa per nulla il “loro” popolo e quelli che sono i suoi, i nostri, interessi di cacciatori. Come ho detto, a loro interessa dare ossigeno ad una parte politica bocciata sonoramente dal Popolo italiano tutto.Non si possono conciliare, altrimenti, interessi contrapposti come quelli delle associazioni ambientaliste e quelli dei cacciatori e queste non possono stare insieme: ricordiamo che le associazioni ambientaliste hanno indetto istericamente referendun contro la caccia e continuano a lanciare continue campagne delegittimanti della figura del cacciatore dipinto come il “male del ventesimo secolo”. Ci sembra che tanto basti perché sia impossibile sottoscrivere accordi tra associazioni venatorie ed associazioni ambientaliste. Basta, è ora che si intensifichi l’opera di informazione agli iscritti della Federaccia, dell’Italcaccia ed anche dell’ Arcicaccia per avvisarli che i loro vertici stanno venendo meno al rispetto degli impegni presi con loro che erano quelli, appunto, di difenderli.Avv. Alessandro FiumaniPresidente nazionale CPAS

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